Esiste in natura un rimedio per la tosse grassa, le riniti e le sinusiti che si ricava da unâanonima pianta che cresce ai bordi delle nostre strade: il rafano. Nonostante lâaspetto poco appariscente, questo prezioso vegetale è conosciuto come âmedicinaleâ sin dai tempi dellâantica Roma. Non è raro trovarlo raffigurato in molti affreschi appartenenti a quel periodo. Ma per comprendere le ragioni del successo del rafano nella cura di tossi, riniti e sinusiti bisogna tenere bene presenti le funzioni del fegato. Questo importantissimo organo è strettamente correlato con i disturbi delle vie aeree. Non a caso molte forme di tosse cronica e di infiammazioni alle vie aeree apparentemente croniche âservonoâ per decongestionare il fegato. Questi disturbi quindi spariscono solo aiutando questâorgano e normalizzando lâintestino. Ed è proprio a questo livello che interviene il rafano. (Fonte: web)
Assumere il Rafano sotto forma di bevanda o di sciroppo o come bevanda calda, può aiutarci a trovare beneficio in caso di sintomi influenzali, bronchiti o problemi respiratori di origine allergica, cosĂŹ frequenti con l’approssimarsi della primavera.
Come usarlo contro la tosseâŚ
Soffriamo per una tosse che non vuole andarsene? Prova con lo sciroppo di rafano. Ă semplicissimo da preparare: centrifuga una radice di rafano, metti il succo in un bicchiere e copri con miele. Lascia riposare il tutto per almeno 6-8 ore. Ne bastano due cucchiaini al dĂŹ prima dei pasti.
âŚe per riarmonizzare il fegato
Per regolarizzare questâorgano occorre lâinfuso di rafano. Per ottenerlo basta fare bollire 30 grammi di radice in un litro dâacqua. Dopo aver filtrato il tutto, lascia raffreddare leggermente e bevine al massimo tre tazze al giorno. (Fonte web)
La ricetta piĂš consona per il rafano è la salsa al cren, dal tono deciso e forte, molto amata nel nord Europa. Si può preparare con qualche sottile e semplice variante, ma la regola impone di lavare, sbucciare la radice, grattugiarla rapidamente e irrorarla di succo di limone per impedire che si ossidi. Per preparare lâintingolo goloso si possono seguire due strade, quella piemontese oppure quella trentina. Nel primo caso si versa la radice grattugiata in una ciotola con otto cucchiai di aceto di vino bianco, un cucchiaio di olio dâoliva, una presa di sale e due cucchiaini di zucchero grezzo. Si mescola il tutto amalgamando gli ingredienti e, per conservare il tutto, si versa la crema in un barattolo di vetro pulito e si copre a filo con lâolio. Rabboccandolo dopo ogni utilizzo si può conservare anche per un mese. Alcune ricette contemplano anche la presenza del pane a cassetta tagliato a pezzetti e ammorbidito con il resto degli ingredienti. Nella versione trentina, oltre ad aceto e zucchero, si utilizzano due uova da far bollire in acqua, si uniscono i tuorli sodi e schiacciati al rafano, sale, zucchero, aceto e 100 grammi di pane grattugiato. Si monta leggermente un cucchiaio abbondante di panna e lo si amalgama al resto del composto. Per una crema morbida si può frullare il tutto. (Fonte web)
Pelate il rafano nero, metĂ affettatelo sottilmente con l’aiuto della mandolina, e l’altra metĂ grattugiatelo, aggiungete l’olio extravergine, il pepe rosa, il sale rosa e qualche goccia di limone poi mettete in frigorifero per 3/4 ore per poterlo consumare subito aggiungendolo alle insalate fredde ( con arance, finocchi, olive ecc… ) oppure insalate tiepide ( con lenticchie, zenzero, carote, patate ecc…)
Io lo conservo anche nel freezer…
… lo metto nei bicchierini con la pellicola cukigelo.
Il rafano è utile anche contro: i dolori reumatici, lâherpes labiale, le contusioni, le infiammazioni del nervo sciatico, la stanchezza, lo stress, lâaumento della glicemia e la decalcificazione delle ossa.
Eâ vero che il rafano aiuta a dimagrire? Pare che sĂŹ, come tutti gli alimenti piccanti anche il rafano aiuti ad accelerare il metabolismo ed a smaltire i grassi di troppo, anche se purtroppo non lo si trova in molte diete. Non sarebbe un male parlarne con il dietologo.( Fonte web)
Tanti buoni motivi per “assaggiarlo”! đ ď¸Cinzia